Negli anni ’80, i produttori di moduli italiani per il fotovoltaico erano essenzialmente tre: l’Ansaldo, Helios Technology e la Pragma.
Insieme forinirono i moduli per quella che allora era la più grande centrale fotovoltaica mai realizzata, denominata Delphos e installata presso il centro sperimentale dell’ENEA a Manfredonia, provincia di Foggia.
L’impianto aveva una potenza nominale di 300 kW e risulta tuttora funzionante.
Dal 1981 al 1987 è stato chiamato dall’ENI a sviluppare il settore fotovoltaico in italia: ha assunto la responsabilità di Amministratore Delegato della società Pragma che ha creato la prima industria fotovoltaica italiana (a Nettuno in Provincia di Roma).
La società è stata la prima a produrre lingotti, wafers, celle e moduli in Europa.
Sistemi off-grid con batterie per le zone rurali ancora non elettrificate, l’impianto sull’isola di Vulcano dell’Enel Ricerca da 80 kW sviluppato tra il 1981 e il 1984, il sistema ibrido per l’alimentazione fotovoltaica del faro dell’isola di Palmaiola costituito da un impianto fotovoltaico da 5.04 kW e batterie al piombo da 600 Ah della FIAMM nel 1987.
All’epoca i moduli prodotti avevano un efficienza tra il 12.8-11.8% per il monocristallino e tra il 9.3-9.5% per il policristallino.
Nel tempo le migliorie tecnologiche e di processo hanno portato ad un notevole miglioramento delle prestazioni del policristallino che è arrivato ad un’efficienza compresa fra il 16.0 e il 16.5%, registrando un incremento del 70%, mentre il monocristallino è rimasto praticamente stabile.
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