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Il vertice COP26 rivolge la sua attenzione al contributo dell’industria finanziaria alla lotta contro il cambiamento climatico. Le banche partecipanti, i principali gestori patrimoniali e assicuratori, che rappresentano più di 130 trilioni di dollari, hanno ora sottoscritto impegni per il raggiungimento della decarbonizzazione. 

L’ex vice presidente degli Stati Uniti Al Gore dice che il mondo è nelle prime fasi di una rivoluzione della sostenibilità, ma avverte di una possibile “bolla del carbonio” da 22.000 miliardi di dollari simile a quella dei subprime per il real estate che ha causato la crisi avvenuta nel 2009.

La bolla di CO2, è una teoria che ha la sua origine nella ricerca climatica ed economica. Il termine descrive una possibile sopravvalutazione delle aziende che basano le loro previsioni di crescita per i prossimi anni in base al consumo di combustibili fossili.

Al Gore afferma che il rischio di una recessione è proprio basato sull’idea che tutti quei 20 miliardi di combustibili fossili possano essere “bruciati”,  ma non lo saranno. “…non possono esserlo. Soprattutto perché le nuove fonti rinnovabili di elettricità sono molto più economiche ora e lo saranno ancora di più in futuro per il 100% delle economie mondiali.”

La presidenza britannica ha fissato un obiettivo per la riunione per consegnare il carbone alla storia – e ha spinto per l’obiettivo alle riunioni del G-7 e del G-20 quest’anno – con un esito finora incerto. Ma il carbone è ancora una parte massiccia del mix energetico, e la recente impennata dei prezzi dell’energia ha costretto i paesi a dipendere ancora di più da questo combustibile. La Cina sta ordinando ai minatori di scavare il più possibile e negli Stati Uniti un legislatore chiave del West Virginia, ricco di carbone, sta ostacolando i piani di Biden. I segnali dal G-20 suggeriscono che l’obiettivo potrebbe essere fuori portata.

Tuttavia, stando alle affermazioni del mondo finanziario in occasione della COP26, sembra che la tendenza generala stia cambiando in modo concreto e che gli investitori abbiano iniziato a percepire il rischio monetario, oltre che quello ambientale.

Riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni più significative dei protagonisti del panorama finanziario internazionale.

Brian Moynihan, CEO e Presidente della Bank of America

“C’è molta pressione sulle banche perché i clienti lo richiedono. I politici lo richiedono. Il modo per farlo è quello di avere norme adatte, il sostegno di metriche misurabili, trasparenza e compensazioni con settori più formali.”

Tiina Lee, CEO Deutsche Bank U.K. & Ireland

“Stiamo iniziando a vedere il rischio climatico diventare un rischio chiave così come identificato dai nostri regolatori. Quindi cerchiamo di pubblicare il nostro impatto di CO2 del nostro portafoglio di 440 miliardi di euro entro la fine del prossimo anno.”

Lars Machenil, CFO di BNP Paribas

“Ci stiamo organizzando per avere un dipartimento all’interno della banca composto da circa 250 persone, banchieri, specialisti, per accompagnare realmente i nostri clienti nella transizione del net zero banking.”

David Solomon, CEO Goldman Sachs

“Dobbiamo mettere un prezzo alla produzione di carbonio, credo che questo sia importante. Ma per le aziende esiste anche un costo aggiuntivo per il passaggio alle tecnologie verdi. Occorre investire nelle nuove tecnologie per ridurre drasticamente quel costo e permetterci di offrire un futuro molto più sostenibile.”

Dichiarazioni rilasciate dai partecipanti alla testata Bloomberg: https://www.bloomberg.com/news/videos/2021-11-03/cop26-climate-special-11-03-2021-video

Il summit COP26 di quest’anno potrebbe essere un momento fondamentale per mettere sotto controllo il cambiamento climatico.  I leader mondiali riunitisi a Glasgow sono chiamati a definire obiettivi che possono portare a cambiamenti sostanziali nella nostra vita quotidiana. Gli obiettivi di un passaggio più rapido ai veicoli elettrici, l’interruzione dell’energia da fossili e il rallentamento della deforestazione così come, più in generale, regole concrete per attuare l’accordo di Parigi del 2015 in cui sono stati fissati e condivisi importanti obiettivi da raggiungere.

Sito ufficiale https://ukcop26.org/it/iniziale/

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