Il dibattito tra la Francia e la Germania sulla questione dell’energia nucleare sta lasciando l’Unione Europea in una situazione di stallo riguardo alle energie rinnovabili. Parigi desidera ottenere un ruolo più importante per l’energia nucleare nella transizione energetica europea, ma la Germania si oppone fermamente a questa proposta, bloccando così i negoziati.
Il governo francese ha comunicato alla Svezia, prossima alla fine della sua presidenza dell’EU, la sua intenzione di apportare modifiche all’accordo già negoziato con gli altri enti europei. Ciò comporterebbe la necessità di rinegoziare con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.
La Germania, che ha appena chiuso le sue ultime centrali nucleari nel mese di aprile (leggi il nostro precedente articolo: Germania dice addio al nucleare), si è alleata con altri Stati membri per bloccare questa proposta. Secondo il Ministero dell’Economia tedesco, Berlino è favorevole ad approvare la legge nella sua forma attuale il più presto possibile.
La disputa mette a confronto le due più grandi economie europee riguardo al ruolo dell’energia nucleare, mentre la regione cerca di accelerare la transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio, affrontando nel contempo una storica crisi energetica. L’accordo quadro dell’UE, concordato nel marzo scorso, prevede un aumento dell’obiettivo di energia rinnovabile per il 2030 al 42,5% del consumo energetico totale, con un ruolo limitato per l’energia nucleare.
La Svezia sta cercando una soluzione accettabile per una maggioranza ponderata degli Stati membri entro la fine della sua presidenza il 30 giugno. Qualsiasi ulteriore ritardo rischierebbe di compromettere gli obiettivi del Green Deal, il piano dell’UE per la neutralità carbonica, in un momento in cui la rapida implementazione di tale piano sta già ricevendo resistenze da parte di alcuni Stati membri e gruppi industriali.
La presidenza svedese ha dichiarato che i negoziati con la Francia sono in corso, senza rivelare ulteriori dettagli.
Il presidente francese Emmanuel Macron, il cui paese dipende per la maggior parte dalla produzione di energia nucleare, ha affermato questa settimana che gli Stati membri dell’UE dovrebbero conservare il loro diritto sovrano di scegliere le fonti energetiche. La nazione punta sulla produzione di idrogeno utilizzando l’energia generata dalle sue centrali atomiche per raggiungere gli obiettivi climatici.
“Vogliamo creare partnership industriali nell’ambito dell’idrogeno e del nucleare per favorire la creazione di posti di lavoro nel nostro paese”, ha dichiarato in una conferenza stampa a Bratislava. “Abbiamo ereditato mix energetici nazionali e ora stiamo frammentando la produzione di idrogeno verde a basso tenore di carbonio del futuro e le energie di domani. Questa è un’aberrazione per l’Europa”.
Fonte Bloomberg