La Commissione europea ha presentato oggi il piano REPowerEU, la sua risposta alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico globale causate dall’invasione russa dell’Ucraina.
La trasformazione del sistema energetico europeo è doppiamente urgente: porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi, utilizzati come arma economica e politica e che costano ai contribuenti europei quasi 100 miliardi di euro all’anno, e affrontare la crisi climatica. Agendo come un’Unione, l’Europa può eliminare più rapidamente la sua dipendenza dai combustibili fossili russi. L’85% degli europei ritiene che l’UE debba ridurre al più presto la sua dipendenza dal gas e dal petrolio russo per sostenere l’Ucraina.
Le misure del piano REPowerEU possono rispondere a questa ambizione, attraverso il risparmio energetico, la diversificazione delle forniture energetiche e l’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili nelle abitazioni, nell’industria e nella produzione di energia.

Di seguito una breve sintesi.
Già quest’anno possiamo ridurre in modo significativo la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione energetica. Basandoci sul pacchetto di proposte Fit for 55 e completando le azioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento e sullo stoccaggio dell’energia, questo piano REPowerEU propone una serie di azioni aggiuntive per:
- risparmiare energia
- diversificare le forniture
- sostituire rapidamente i combustibili fossili accelerando la transizione energetica in Europa
- combinare in modo intelligente investimenti e riforme
Un’accelerazione e un aumento massiccio delle energie rinnovabili nella produzione di energia, nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti accelererà l’abbandono dei combustibili fossili russi. Inoltre, nel tempo, abbasserà i prezzi dell’elettricità e ridurrà le importazioni.
Obiettivi principali per ii potenziamento delle energie rinnovabili
- Sulla base della modellizzazione degli impatti e della fattibilità, la Commissione propone di aumentare l’obiettivo della Direttiva sulle energie rinnovabili al 45% entro il 2030, rispetto al 40% della proposta dello scorso anno.
- Questo porterebbe la capacità totale di generazione di energia di produzione di energia rinnovabile a 1236 GW entro il 2030, rispetto ai 1067 GW entro il 2030 previsti dalla direttiva “Fit for 55” 2030.
- Il solare fotovoltaico (PV) è una delle tecnologie più rapide da diffondere. Per questo motivo la Commissione ha fissato l’obiettivo REPowerEU di oltre 320 GW di solare fotovoltaico entro il 2025, più del doppio del livello attuale, e di quasi 600 GW entro il 2030.
- Nell’ambito di questa maggiore ambizione per il solare, la Commissione presenta la strategia solare dell’UE15
- viene introdotta l’Iniziativa europea per i tetti solari, basata su un obbligo giuridicamente vincolante per alcune categorie di edifici.

Investimenti
L’analisi della Commissione indica che REPowerEU comporta investimenti aggiuntivi per 210 miliardi di euro da qui al 2027, oltre a quelli necessari per realizzare gli obiettivi delle proposte Fit for 55. Tali investimenti saranno redditizi. L’attuazione del quadro Fit for 55 e del piano REPowerEU farà risparmiare all’UE 80 miliardi di euro di spese per l’importazione di gas, 12 miliardi di euro di spese per l’importazione di petrolio e 1,7 miliardi di euro di spese per l’importazione di carbone all’anno entro il 2030.
Durante la transizione, il rapido disaccoppiamento dalle importazioni di energia dalla Russia può portare a prezzi dell’energia più alti e più volatili. Sono necessarie misure mirate per ridurre al minimo la volatilità, tenere sotto controllo i prezzi e proteggere gli individui in condizioni di povertà (energetica) o a rischio di povertà, al fine di garantire una transizione equa per tutti.
La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a adottare la sua proposta di un Fondo sociale per il clima per sostenere le famiglie vulnerabili e le piccole imprese nella transizione.