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A gennaio 2022 si registra una leggera diminuzione della produzione eolica (-2,8%), un aumento della termoelettrica (+13,4%) e della produzione fotovoltaica (40%) rispetto all’anno precedente e una riduzione della produzione idroelettrica (-34%).

Tuttavia, come dato generale, Terna riporta una diminuzione della produzione di energie rinnovabili rispetto al periodo dell’anno precedente e un sensibile aumento di produzione da fonti tradizionali principale causa del diffuso e rapido aumento dei costi energetici per aziende e privati.

Scarica il rapporto Terna per gennaio 2022.

“Nel mese di gennaio la produzione da fonti energetiche rinnovabili è in riduzione (-10,7%) rispetto
allo stesso mese del 2021. Nel 2022 la produzione da Fonti Energetiche Non Rinnovabili fa registrare una
variazione percentuale in aumento (+15,2%) rispetto al 2021.”

Il dato su base annuale produce una proiezione (siamo ancora ad inizio anno) preoccupante per i mesi a venire, quando si registrerà verosimilmente un ulteriore aumento di richiesta energetica e di costi.

“Nel 2022 la richiesta di energia elettrica sulla rete è in aumento +1,5% rispetto al 2021 e in linea rispetto al dato progressivo del 2020 (+0,3%). Nel 2022 la produzione energetica da fonti rinnovabili è pari 8,2 TWh in riduzione del -10,7% rispetto al 2021. Nel mese di gennaio 2022 la produzione da FER ha contribuito per il 32,6% alla produzione totale netta nazionale, in riduzione rispetto lo stesso mese del 2021 (38,4%). Nel 2022 la produzione da FER ha contribuito per il 32,6% alla produzione totale netta, in riduzione rispetto al progressivo 2021 (38,4%).”

Le prossime manovre del governo si propongono di calmierare l’impatto di una bolletta di fatto duplicata per le famiglie e più che triplicata per molte imprese.

Pur tenendo conto della diminuzione della domanda di gas (e petrolio) per il riscaldamento con la fine della stagione invernale, è necessario ricordare che il picco di richiesta energetica nel 2021 è stata nel mese di luglio.

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