La crescita delle #FER (Fonti Energetiche #Rinnovabili) indispensabili per il raggiungimento della #decarbonizzazione, richiederà lo sviluppo di tecnologie adeguate per la stabilizzare le reti elettriche e incrementarne la flessibilità.
Con la progressiva diminuzione dell’utilizzo dei fossili e con l’aumentare del tasso di elettrificazione dei consumi finali (ad esempio riscaldamento e rinfrescamento), si prevedono modifiche sostanziali nella distribuzione dei picchi di richiesta che dovranno essere compensati valutando il mix energetico a disposizione tra solare ed eolico e le altre fonti attive.
Dobbiamo pertanto adeguare le reti elettriche a diverse dinamiche rispetto a quelle finora conosciute introducendo sistemi di storage in grado di intervenire bilanciando il gap tra la produzione elettrica FER e i momenti di maggior richiesta.
I sistemi di accumulo dovranno essere implementati secondo variabili di tipo giornaliero e annuale (stagionale) con soluzioni e tecnologie differenti, ma tra loro integrate sia su scala nazionale che tra reti di diversi paesi.
In questo scenario futuro, molto prossimo e fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi del #GreenDeal al 2030, è possibile individuare nello storage elettrochimico la soluzione per bilanciare le esigenze di flessibilità giornaliera.
Mentre nei sistemi P2G (Power to gas), una tecnologia che utilizza l’energia elettrica per produrre un combustibile gassoso (Idrogeno o metano “verde”), la copertura più adatta per periodi più ampi su base annuale e in rapporto alla stagionalità (ad esempio produzione solare nei mesi caldi e latitudini favorevoli, eolico più concentrato a nord e in mesi invernali).
Secondo lo studio di “System Strategy” di Terna a cura di Luca Marchisio, Mario Sisinni, Chiara Alvaro, Alessio Siviero, Simone Cerchiara, pubblicato dalla rivista L’Energia Elettrica:
“… gli accumuli elettrochimici, insieme ai pompaggi idroelettrici, rappresentano la tecnologia più efficiente per fornire servizi di flessibilità giornaliera. Questi sistemi accumulano l’over generation da FER nelle ore centrali dellagiornata e la restituiscono nelle ore di scarsa generazione FER (tipicamente nelle ore serali, quando la generazione fotovoltaica diminuisce)…” differentemente “… per i servizi di flessibilità di tipo stagionale … gli impianti P2G permettono di stoccare il surplus di generazione FER sotto forma di gas e restituirlo in periodi di scarsa generazione FER.”
Ogni tecnologia dovrà essere implementata e “misurata” in rapporto alle contingenze di ogni territorio/rete elettrica/Paese: sviluppo e disponibilità di Rinnovabili, mix tra solare, eolico, idroelettrico, condizioni climatiche in continuo e rapido cambiamento, condizioni geologiche e stabilità dei terreni.
Una sfida difficile che prevede un ingente lavoro non solo di “sviluppo”, ma anche di pianificazione economica affinché l’intera filiera delle diverse parti coinvolte possa essere sostenibile e produttiva nel tempo.